AdArtem

1993-2023. Da trent’anni nel cuore di Milano

13.01.2023

Ad Artem celebra trent’anni di attività

Nel 1993 la fondazione. Nel 1995, a Brescia, il primo progetto espositivo. Nel 1996, la prima mostra a Palazzo Reale (Da Monet a Picasso, l’indimenticabile rassegna dedicata agli impressionisti con numeri da record, mezzo milione di visitatori in quattro mesi) e l’inizio della collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano.
La storia di Ad Artem inizia tra le aule e i chiostri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dall’intuizione di un gruppo di studentesse accumunate dalla stessa passione e dagli stessi obiettivi: fare divulgazione culturale e rendere i contenuti accessibili a tutti.
 

Da allora, la storia di Ad Artem non si è più fermata. Dal 1993, sono trascorsi trent’anni e, in tutto questo tempo, la società, oggi guidata da Adriana Summa e Elena Rossi, ha lavorato con istituzioni culturali, musei, organizzatori di mostre, enti pubblici, aziende private. Milano è sempre stata la città elettiva di Ad Artem ma tante sono state le esperienze che hanno portato la società a varcarne i confini arrivando a Bergamo, Bologna, Brescia, Como, Genova, Monza, Novara, Parma, Roma, Torino, Vercelli, Vigevano.
 

E il viaggio continua. Nel 2023, Ad Artem celebra trent’anni di attività.
 

«In un periodo così lungo, molti sono i cambiamenti» dice Adriana Summa «Non solo all’interno di una società: nel mondo. Quando abbiamo iniziato, prendevamo nota delle prenotazioni a mano. Oggi è tutto informatizzato: abbiamo un database e un sito e-commerce tramite il quale i visitatori possono acquistare le nostre visite guidate con un click».
 

Anche il sistema cultura e il modo di fare divulgazione sono cambiati. «Negli ultimi anni abbiamo premuto l’acceleratore su nuovi strumenti di comunicazione» commenta Elena Rossi «Gli webinar, le visite guidate virtuali, i social, hanno permesso a molte più persone di entrare in museo, di conoscere e apprezzare l’arte, di incuriosirsi, di appassionarsi».
 

Oggi Ad Artem è concessionaria ufficiale nella didattica del Cenacolo Vinciano, della Pinacoteca Ambrosiana e del Castello Sforzesco oltre di una serie mostre temporanee. Ogni giorno, gli esperti operatori di Ad Artem accompagnano visitatori singoli, famiglie, gruppi organizzati, gruppi aziendali, scuole di ogni ordine e grado alla scoperta di questi e tanti altri luoghi di cultura attraverso visite guidate, laboratori ed esperienze culturali. Nel periodo estivo, Ad Artem è un punto di riferimento per le famiglie: i Campus estivi sono un appuntamento fisso nel calendario milanese e accolgono bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, intrattenendoli con attività che danno libero sfogo alla loro creatività.
 

«Le prime generazioni di bambini e ragazzi che hanno partecipato alle nostre attività sono, oggi, adulti» commenta Summa «L’educazione all’arte ha contribuito alla loro formazione: è sempre emozionante entrare in contatto con loro e scoprire che, pur intraprendendo percorsi professionali diversi, conservano una grande sensibilità ai temi culturali e artistici. È il segnale che abbiamo raggiunto e stiamo perseguendo lo stesso obiettivo che ci siamo dati trent’anni fa: contribuire alla diffusione della cultura

Nel 2022, sono stati più di 130.000 i visitatori che hanno scelto Ad Artem; più di 6.000 il numero di iniziative e attività proposte.

Obiettivo del 2023: portare ancora più persone alla scoperta di Milano (e non solo).

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