Dagli anni Cinquanta agli anni Settanta del Novecento, Milano vive un’accelerazione verso la modernità, che mai come in questo momento storico ha seguito direttrici tanto contraddittorie: se da una parte infatti è stata l’età della ricostruzione postbellica, del boom economico e del design industriale, dall’altra si è palesato sempre più nettamente un divario sociale che ha portato alla lotta di classe e politica, e alla nascita del terrorismo e della stagione dei sequestri. Da questo magma multiforme nasce l’arte di Enrico Baj: i suoi Ultracorpi denunciano scherzosamente le contraddizioni di questo momento, dando fisicità a mostri grotteschi con i quali tuttavia empatizziamo. Quali segnali in particolare testimoniano tale stagione politica, storica, culturale in città? Lo scopriremo seguendo un approccio fortemente interattivo, e proponendo tre diverse attività di workshop.

Accademia di Brera: centro vitale per gli artisti di quest’epoca come luogo di studio, di ritrovo e di scambio
Piazza della Scala: teatro di scontri di piazza
Galleria San Fedele: dove sono ancora esposti i Manifesti programmatici degli artisti nucleari
Piazza Fontana: teatro della più grave strage del secolo scorso, che tanto ha segnato la vita dei milanesi e l’arte di Enrico Baj.
Piazza San Babila: le sue architetture e sul design della linea Metropolitana 1

• Microfonaggio 60,00 € a gruppo forfettario
• A partire da 150,00 € (in inglese, da 180,00 €) | Biglietti d’ingresso ai musei o monumenti da saldare a parte