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Metafisica/Metafisiche

Metafisica/Metafisiche: un programma di mostre diffuse in città

Metafisica/Metafisiche è uno dei grandi progetti espositivi del 2026: un articolato programma di mostre diffuse in città che, da gennaio a giugno, trasforma Milano in una mappa ideale della Metafisica e delle sue molteplici declinazioni.

 

Curato da Vincenzo Trione, il progetto mette in dialogo i maestri storici della Metafisica – Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Giorgio Morandi – con artisti, architetti, fotografi e creativi del XX e XXI secolo che ne hanno raccolto e rielaborato l’eredità. Un racconto ampio e trasversale che attraversa arti visive, architettura, cinema, design, moda e letteratura, restituendo la vitalità di una poetica capace di interrogare ancora il presente.

 

Il progetto prende forma in un percorso urbano che collega alcune delle principali istituzioni culturali milanesi, invitando il pubblico a muoversi tra luoghi, opere e visioni, in una vera e propria esperienza di scoperta della città attraverso l’arte.

 

Metafisica/Metafisiche a Palazzo Reale Milano

All’interno di questo ampio programma, Palazzo Reale rappresenta il fulcro espositivo del progetto. È qui che prende avvio il percorso con una grande mostra che presenta oltre trecento opere.

 

Dipinti, disegni, materiali d’archivio e opere multidisciplinari costruiscono un racconto immersivo e articolato, in cui il mistero, la sospensione e l’enigma diventano strumenti per osservare il mondo oltre l’apparenza. La mostra restituisce la complessità di un linguaggio che ha profondamente influenzato l’arte del Novecento e continua a dialogare con la contemporaneità.

 

Promossa dal Ministero della Cultura e dal Comune di Milano, e prodotta da Palazzo Reale insieme alle principali istituzioni museali cittadine, la mostra rientra nel programma culturale dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026.

 

Visite guidate

In occasione della mostra Metafisica/Metafisiche a Palazzo Reale, Ad Artem sta progettando visite guidate e visite laboratorio dedicate a scuole di ogni ordine e grado, gruppi organizzati, singoli visitatori e famiglie.

 

Le proposte sono attualmente in fase di studio e nascono con l’obiettivo di offrire strumenti di lettura chiari e rigorosi per orientarsi tra i capolavori dei maestri della Metafisica, valorizzando temi, simboli e suggestioni che attraversano l’intero percorso espositivo.

 

Per info e prenotazioni, è possibile scrivere a mostre@adartem.it

 

Quando?
  • Dal 28 gennaio al 21 giugno 2026

Dove?
  • Palazzo Reale Milano

Nell'immagine: Carlo Carrà, Madre e figlio, 1917 Milano, Pinacoteca di Brera - Palazzo Citterio ©Pinacoteca di Brera, Milano – MiC © Carlo Carrà, by SIAE 2025

 

Mostra Metafisica: origini, protagonisti e sviluppi del movimento artistico

La mostra Metafisica dedicata a uno dei movimenti più affascinanti del Novecento offre l’occasione per approfondire una stagione artistica che ha saputo andare oltre l’apparenza delle cose, trasformando il visibile in enigma e il quotidiano in mistero. Nata in Italia negli anni della Prima guerra mondiale, la Metafisica si sviluppa come una ricerca pittorica e concettuale capace di influenzare profondamente l’arte europea e internazionale.

 

Il movimento prende forma a Ferrara nel 1917, quando un gruppo di artisti elabora un nuovo linguaggio visivo fondato sulla sospensione del tempo, sul silenzio e sull’isolamento degli oggetti. La mostra sulla Metafisica permette di cogliere appieno questa dimensione: piazze vuote, architetture classiche, manichini, statue e nature morte diventano strumenti per interrogare ciò che si nasconde dietro la realtà visibile.

 

Il principale protagonista del movimento è Giorgio de Chirico, riconosciuto come il fondatore della pittura metafisica. Le sue opere più celebri, spesso presenti in ogni grande mostra metafisica, raffigurano spazi urbani immoti e carichi di inquietudine, in cui l’assenza dell’uomo amplifica il senso di attesa e mistero. Le lunghe ombre, le prospettive forzate e gli accostamenti inattesi di oggetti trasformano la città in un luogo mentale, più che reale. La pittura di de Chirico si nutre di filosofia, in particolare del pensiero di Nietzsche, e propone un’arte che non racconta, ma suggerisce.

 

Accanto a de Chirico si colloca Alberto Savinio, figura centrale nella definizione del linguaggio metafisico. Pittore, scrittore e musicista, Savinio sviluppa una Metafisica colta e ironica, in cui il mito classico viene riletto in chiave moderna. Nelle opere presenti in una mostra dedicata alla Metafisica, il suo lavoro si distingue per la capacità di fondere memoria, sogno e riflessione intellettuale, creando immagini sospese tra realtà e immaginazione.

 

Un contributo fondamentale al movimento è offerto da Carlo Carrà, che dopo l’esperienza futurista trova nella Metafisica una nuova direzione artistica. Le sue composizioni sono caratterizzate da un rigoroso equilibrio formale e da un uso essenziale degli oggetti, spesso collocati in spazi chiusi e silenziosi. Carrà porta nella Metafisica un senso di ordine e di meditazione che contribuisce a definirne l’identità visiva e concettuale.

 

Pur mantenendo una posizione autonoma, anche Giorgio Morandi è strettamente legato alla Metafisica. Le sue celebri nature morte condividono con il movimento l’attenzione al silenzio e alla sospensione temporale. Bottiglie, vasi e scatole, ripetuti e osservati nel tempo, diventano presenze assolute, sottratte a ogni funzione narrativa. In una mostra metafisica, il dialogo tra Morandi e gli altri protagonisti del movimento permette di cogliere come la Metafisica non sia uno stile rigido, ma una sensibilità condivisa.

 

La forza della Metafisica risiede anche nella sua eredità. Le intuizioni del movimento influenzano profondamente il Surrealismo e artisti come René Magritte, Max Ernst e Salvador Dalí, oltre a numerosi autori del secondo Novecento e della contemporaneità. Pittura, fotografia, architettura, cinema e design raccolgono e rielaborano le suggestioni metafisiche, dimostrando l’attualità di questa ricerca.

 

Oggi, una mostra sulla Metafisica non è solo un viaggio nella storia dell’arte, ma un invito a rallentare lo sguardo e a confrontarsi con il mistero delle immagini. In un mondo dominato dalla velocità e dalla sovrabbondanza visiva, la Metafisica continua a parlarci, ricordandoci che dietro ciò che vediamo si nasconde sempre un’altra realtà da esplorare.

 

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