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Kiefer. Le Alchimiste

Kiefer. Le Alchimiste a Palazzo Reale Milano

Un tributo monumentale alle alchimiste dimenticate: con Le Alchimiste, Anselm Kiefer presenta una nuova, imponente opera site-specific concepita per la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Un progetto che intreccia storia, pittura e memoria femminile, in un percorso che restituisce visibilità a figure di scienziate, filosofe e ricercatrici escluse dalla narrazione ufficiale.

 

Il ciclo di oltre quaranta grandi teleri dialoga con la drammatica bellezza della Sala, segnata dalle ferite del bombardamento del 1943, trasformandola in uno spazio simbolico di rinascita. Attraverso la sua pittura materica e profondamente evocativa, Kiefer dà voce a donne come Caterina Sforza, Isabella Cortese, Maria la Giudea e molte altre, componendo un nuovo pantheon alchemico in cui arte, scienza e spiritualità si fondono.

 

Promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, con il contributo di Gagosian e Galleria Lia Rumma e il sostegno di Unipol e Banca Ifis, la mostra è curata da Gabriella Belli e fa parte del programma culturale dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026.

 

Visite guidate

Le visite guidate Ad Artem alla mostra Kiefer. Le Alchimiste si inseriscono in un percorso di approfondimento dedicato ai grandi protagonisti dell’arte contemporanea, capaci di trasformare la materia in linguaggio e simbolo.
Un’occasione per scoprire, insieme alle nostre guide, un artista che fa della pittura una vera e propria esperienza di conoscenza.

 

Per info e prenotazioni, è possibile scrivere a mostre@adartem.it

 

Quando?
  • Dal 7 febbraio a settembre 2026

Dove?
  • Palazzo Reale Milano, Sala delle Cariatidi

Nell'immagine: Anselm Kiefer, Sophie Brahe, 2025. Photo: Nina Slavcheva © Anselm Kiefer

 

Mostra Kiefer: arte, memoria e trasformazione nella contemporaneità

La mostra Kiefer a Palazzo Reale Milano rappresenta uno degli appuntamenti più intensi e significativi del panorama artistico del 2026. Anselm Kiefer è infatti tra i pochi artisti contemporanei capaci di costruire una narrazione epica e stratificata, in cui storia, mito, filosofia, spiritualità e scienza si intrecciano per interrogare il presente. La sua opera si pone come uno spazio di riflessione critica sulla società contemporanea, richiamando con forza a una maggiore consapevolezza dei valori umani, oggi più che mai messi in discussione.

 

Nato in Germania nel 1945, Anselm Kiefer sviluppa una pratica artistica complessa e multiforme che attraversa pittura, scultura, fotografia, installazione, libri d’artista e architettura. Le sue opere, presenti nei più importanti musei internazionali, si caratterizzano per un uso potente e simbolico della materia: piombo, cenere, paglia, terra e metalli diventano strumenti espressivi attraverso cui l’artista affronta temi universali come la memoria, la distruzione, la rinascita e la conoscenza. In ogni mostra Kiefer, la materia non è mai neutra, ma portatrice di significato, memoria e trasformazione.

 

Il progetto espositivo realizzato per Milano nasce da un invito ad Anselm Kiefer a confrontarsi con uno dei luoghi più carichi di storia della città: la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Dopo una lunga visita allo spazio nel 2024, l’artista concepisce un’opera site-specific che dialoga in modo profondo con l’identità del luogo, segnato dalle ferite dei bombardamenti del 1943. La Sala, con le sue rovine lasciate volutamente a memoria, diventa parte integrante della narrazione visiva e simbolica della mostra, amplificando il senso di stratificazione temporale tipico del lavoro di Kiefer.

 

La mostra Kiefer intitolata Le Alchimiste è costituita da oltre quaranta grandi tele monumentali, disposte come un percorso immersivo all’interno del grande salone. Le opere riportano alla luce figure femminili spesso dimenticate dalla storia ufficiale: donne alchimiste, scienziate, studiose e pensatrici che, tra Medioevo ed età moderna, hanno contribuito allo sviluppo del sapere sfidando le convenzioni del proprio tempo. Attraverso un linguaggio ricco di simboli e metafore, Kiefer restituisce dignità e visibilità a queste figure, trasformandole in protagoniste di una narrazione epica e poetica.

 

L’alchimia è il filo conduttore dell’intero progetto. Per Kiefer, essa non rappresenta soltanto una pratica pre-scientifica, ma una potente metafora della metamorfosi interiore e del potere rigenerativo dell’arte. Come l’alchimista trasforma la materia grezza, così l’artista lavora sulla memoria storica per generare nuove possibilità di senso. In questo processo, mito, religione, filosofia e scienza si fondono in un linguaggio visivo che invita il visitatore a una lettura lenta e meditativa.

 

Tra le figure evocate nella mostra Kiefer, spicca quella di Caterina Sforza, legata alla storia di Milano e simbolo di una tradizione scientifica e culturale profondamente radicata nella città. Attraverso di lei e le altre alchimiste, l’artista costruisce un racconto che attraversa il tempo, mettendo in relazione passato e presente, conoscenza e immaginazione, distruzione e rinascita.

 

La scelta di Palazzo Reale e della Sala delle Cariatidi rafforza ulteriormente il significato del progetto. Questo spazio, che nel corso del Novecento è diventato simbolo della memoria collettiva e della ricostruzione, ha ospitato alcune delle più importanti testimonianze artistiche del secolo, da Picasso a Michelangelo. All’interno di questa cornice, la mostra Kiefer si inserisce come un nuovo capitolo di riflessione sul ruolo dell’arte nella società civile.

 

Curata da Gabriella Belli, storica dell’arte di riconosciuta autorevolezza, la mostra si configura come un’esperienza immersiva e coinvolgente, capace di trasformare lo spazio espositivo in un luogo di confronto tra storia, materia e pensiero. La mostra Kiefer non è solo un evento espositivo, ma un invito a interrogare il nostro rapporto con il passato, con la memoria e con la possibilità di trasformazione offerta dall’arte contemporanea.

 

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