Si può dire sicuramente che coloro che sono possessori di tante rare doti, quante si videro in Raffaello da Urbino, sian non uomini semplicemente, ma, se è lecito dire, dèi mortali
(G. Vasari)
Il 6 aprile 2020 ricorre il cinquecentesimo anniversario dalla morte di Raffaello Sanzio.
Un artista del suo tempo, allievo e grande maestro, che ha saputo distinguersi dai grandi geni contemporanei pur prendendo spunto dalle loro intuizioni.
Un artista che ha poi dato vita a una vera e propria “maniera” e che ha segnato il corso della storia dell’arte nei secoli successivi.
Un artista, definito dal nostro Cardinale e Arcivescovo Federico Borromeo, come il migliore dopo la grandezza dei Greci.
Questa è l’occasione per riscoprire insieme i suoi due capolavori, approdati a Milano in circostanze diverse, all’interno delle nostre meravigliose pinacoteche.